In
generale l’Emilia Romagna è il crocevia che unisce le realtà di Bologna a quelle
della costa adriatica ed è l’area in cui si svolgono le maggiori innovazioni.
A Bologna l’eredità dei Sangue Misto è in mano a un
manipolo di giovanissimi ribelli particolarmente sregolati: Inoki e Joe Cassano
su tutti, membri illustri della PMC. La PMC (Porzione Massiccia Crew) era un gruppo
di b-boy particolarmente radicale e dotato di capacità straordinarie e nuove
nel settore del rap e del writing.
Cantori del rifiuto dell’autorità a tutti i livelli, dalla polizia ai media
tradizionali (soprattutto la televisione;) la più importante crew bolognese
promuoveva a ideale di vita il particolare incrocio tra lo stile dello studente
punkabbestia bolognese, alternativo, antifascista, tendenzialmente fancazzista
e frequentatore di centri sociali e la cultura hip hop; cultura hip hop che, a
ben guardare, non ha niente da spartire con tutto questo ma che era molto di
moda.
Fabrizio Tarducci, il cui nome d’arte allora era Fabri
Fil, entra in contatto con questi poco raccomandabili ragazzini ai tempi dei Qustodi del Tempo.
Sono proprio le
primissime esperienze di Fabri con Shezan il Ragio, Chime Nadir, Joe Cassano e
Inoki. Qui entra in campo il più seminale e azzeccato episodio nella
produzione dei mixtape di underground hip
hop degli anni 90, l’eccezionale primo episodio della serie Demolizione del 1998.