Che cos’è la Rapadopa? Qual è la novità di questo rap
italiano rispetto alle posse? La Rapadopa
inaugura un doppio movimento: da un lato il disimpegno del rap dalla politica,
dall’altro pone l’accento sul ruolo centrale dello stile. Il singolo che dà
nome all’album rappresenta alcuni aspetti chiave a livello stilistico e
concettuale che vale la pena mettere in luce.
Neffa:
Aaah! Bum-cha
1,2,3 chico
qui chi c'è,
senti Neffa
come suona,
la porra mi
stona,
la base da
bona le
ci vado giù,
come Nice'N'Smooth;
io sono
l'hip-hop junky:
la N di Neffa
intossicata di Rapadopa funky.
Quando parte
il beat già sai che faccio freestyle,
e viene fuori
un'altra hit, stilosa;
di rime ne
caccio fuori a iosa,10 o 100mila.
La metrica è
come le scarpe: Fila.
Fende l'onda
come Paul Cayard in barca a vela.
E’ come la
mia vespetta quando ci metto la miscela:
prendo il
volo schizzo, la porra smisto, arrizzo, appizzo,
poi mi
tranquillizzo.
Qualcuno mi
dice che sono pazzo
ma fa lo
stesso, perché ho il mio passo
capiscime
accà nisciuno è fesso;
e quando
parte la base Neffa non si tiene,
Sangue Misto
ha Rapadopa nelle vene!
La
metrica deve dunque a questo punto essere stilosa,
ovvero rappresentare i concetti con un taglio creativo, con ricercatezza e
cura. In due parole deve essere: poesia. Dall’invettiva politica delle posse, il rap si sposta sul piano
dell’interiorità. Per ogni rapper, personale diventa una ricerca in cui stilemi
e novità si affiancano in una vera caccia all’originalità che non esclude
immagini e parole. Quando Neffa dice:
la metrica è come le scarpe: Fila.
Possiamo
cogliere che per il rapper non esistono più territori nemici, loghi o
personaggi (Paul Cayard) che non possono essere utilizzati al fine di portare
avanti lo stile. Lo stile (come dice Speaker Deemo) è (diventa) la questione.