Capitolo 2.5 Il rapimento del vulplà (1997)

Ne Il rapimento del vulplà  lo stile di Fabri sembra aver fatto passi da gigante, sebbene ancora un po’ macchinoso nello slegare la rima, Fabri in solo un anno, sembra aver acquisito in ritmo e in tecniche – a dimostrazione del fatto che per questa cosa dello scrivere rime è estremamente portato. E ancora più chiaramente si fissano in questa fase quei modi tipici del Fibra migliore: astrattezza, invenzione linguistica e giochi di parole.
Sul piano dei contenuti Il rapimento del vulplà  non si discosta molto da Dei di Mare quest'el GRUV siamo sempre alle prese con le incertezze di un’adolescenza che sta per finire e sebbene la spacconeria tronfia del rapper italico sia ben esplicita in Fabrizio Tarducci e nei suoi compagni di rap, più che altro tutto questo sembra il modo per mascherare insicurezze, per nascondere le paure e la noia della provincia italiana. Emerge comunque una sacralità dell’atteggiamento nei confronti del rap, una sorta di riverenza quasi religiosa al culto dell’hip hop, come nella notevole  traccia I sei motivi.

Fabri Fil:
Direttamente dal Vulplà
Fabri Fil Uomini di Mare Qustodi del tempo
rappresento.
Tento di trasmetterti un distacco;
porto con me i sei motivi con cui inizia dal fondo.
Io sondo, compongo un testo al giorno
e si sviluppa in  me da sé l'ennesimo bisogno.
Comune a parte di chi è parte del mio mondo: il fatto è che mi sento diverso quando mi espongo.
Rispondo: ‘Questo va per secondo,
per terzo se  hai visto qui il tempo è perso;
se pensi che sia semplice garantisco l'inverso.’
Son sommerso in testi più della dottrina, sto con gente che mi chiama anche alle cinque di mattina.
Se passiamo ti accorgi noti l'andamento, sono il tipo che si plasma su di un beat...
C'è chi telefona per chiedermi come va il demo chi è che scrive? Chi vuole fare la featuring.
Pronti per l'uscita perché fremono i glin, so già cosa diranno mentre andranno in machine diranno ‘Hey Uomini
di mare Lato e Fabri Fil!’ Ed è così che va.
Con Rahzumir dico 'Hey senti questi tipi che son sopra il beat'
Conoscerai se vuoi gli original b-boy.
Io che mi diverto quando incarto e poi presso, passa il tempo e tu mi ripeti che sono sempre lo stesso...
Tutto gira comunque va da spin-go da solo stai nel borgo sono io a Santo Domingo, dici 'bello splendido!' E continui a bere dici 'dammelo' e poi dopo non sai neanche come prenderlo...
Se prima incarto adesso scarto e sorveglio per quando parto perché so che merito il meglio…


Se questo non è ancora il Fabri migliore poco ci manca. Di certo è un Fabri che ha voglia di sperimentare, di cercare la sorpresa, di provare soluzioni inedite per dire cose mai banali o scontate. In generale in quegli anni tutti si esercitano nella ricerca di una tecnica linguistica propria e gli stili sono molto diversi.