Capitolo 2.2 Demolizione parte 3 Fabri Fil

Ma andiamo a vedere la strofa di Fibra che il tema della guerra fra poveri lo affronta in ben altro modo...

Fabri Fil:
E’ una guerra tra poveri.
Ma di vestiti Enrico Coveri.
Dal lunedì al mercoledì,   scovali.
Ne resteran le ceneri, Veneri  celebri, celeri.
Poveri discerebri....

Sono fra le rime più originali dell’intero repertorio di Fabri. E, incredibilmente, sembrano apparentemente  stupide e prive di significato! Con una densità assoluta, fatta di pochissime parole Fabri riesce a disegnare un mondo fatto di ragazzini tirati a festa ma che non c’hanno una lira in tasca e che se ne vanno in giro dal lunedì al mercoledì per locali di sera (cioè i giorni in cui la gente lavora.) E’ uno schizzo fedele di sé stesso e del suo giro di amici nella noia desolata di Senigallia. E’ la provincia di cui parla Fibra. Il teatro di eventi funesti. La vera guerra fra poveri, senza proclami. Senza i grandi temi (vedi Inoki.) La provincia e la vita di quei ragazzi  è l’argomento di questa specie di brevissima poesia. La previsione di che ne sarà di questa gente è scurissima,

ne resteran le ceneri

e la più inquietante,   

Veneri celebri, celeri.

Strofa bizzarra che davvero risuona oscura, minacciosa e sibillina come un testo antico e che si presta a varie interpretazioni. Personalmente sono incline ad attribuire a quel Veneri celebri, celeri un presagio. Amo pensare che Fibra si riferisca a quelle vite giovanili, stroncate sul margine dell’adolescenza da ‘una cazzata’ come una guida in stato di ebrezza o una pastiglia sbagliata. Si spiega bene così il poveri discerebri (termine che non si sa bene da dove Fibra lo tiri fuori, dato che discerebri in italiano non esiste. Sebbene si usi in medicina un termine composto dalla particella latina peggiorativa dis –  p. e. disastro; e il latino cerebrus – cervello; dunque il significato cervello distrutto del neologismo di Fibra è pertinente!)
Lasciandomi trasportare dalla fantasia e dall’entusiasmo ho elaborato anche un’altra idea riguardo a questa forma di strano presagio. Spiegherò meglio in seguito che cosa intendo (pag.**)
In generale Fibra affronta un altro argomento della guerra fra poveri più sottile rispetto a quello di Inoki e la sua fantasia verbale è davvero indiavolata. Ma su queste poche strofe c’è molto altro da dire. Per esempio è davvero incredibile come l’intervento di Fabri sia buttato dentro e sia così sproporzionatamente più breve rispetto al  monologo rap di Inoki che dopo le poche strofe di Fibra, continua per buoni altri due minuti che qui non riporterò. Ma si ha come la sensazione che a Inoki non facesse piacere lo stile di Fibra, al punto di tagliarlo in fase di editing e lasciargli solo un piccolo interludio. Naturalmente le ipotesi sono tante.  Potrebbe anche essere più prosaicamente che quello di Fibra sia stato considerato un semplice featuring e dunque per sua natura più breve, per lasciare spazio al protagonista principale Inoki. Oppure potrebbe essere che  il continuum della registrazione del rap di Fibra fosse privo di senso e in fase di montaggio del brano avessero deciso di tagliarlo.