Capitolo 1.5 Sangue Misto

Nel 1994 nascono i Sangue Misto la cui breve storia diventa decisiva per il RIU. Con solo un LP, un paio di singoli e alcune collaborazioni i Sangue Misto (Neffa, Deda e DJ Gruff) rappresentano il più importante gruppo nella storia del RIU, la cui influenza si estenderà per tutti gli anni 90 e oltre.
SXM l’album che ci lascia la testimonianza più completa di quel periodo è un felice esempio dello stile di vita di questi primi rapper.  Ad essere in causa è la Bologna che ruota intorno al DAMS, ai centri sociali, all’antagonismo dell’estrema sinistra, antifascista e antirazzista. Ma se le tematiche rimangono le stesse del periodo delle posse, lo stile ha ormai fatto passi da gigante.
Clima di Tensione la prima traccia dell’album ci introduce alla nuova aria che si comincia a respirare in Italia nell’anno della fondazione di Forza Italia e della discesa in campo di Silvio Berlusconi. La televisione veicola prepotentemente la propaganda. L’odio invade le strade.

Neffa:
La tensione sale ogni giorno di più
pure quando accendo la mia tele viene su.
Chico fa brutto perché le iene ora sono dappertutto.
E un tot di gente si fa il viaggio tipo Ku Klux Klan,
vogliono spaccare come Superman oppure Van Damme.
Paura! L'odio manda in para,
l'aria che respiro è tesa vera...
E quando si fa buio senti il canto delle iene,
nella mia città le strade sono piene;
meglio stare accorti.
Dove me la giro, me la giro sotto tiro;
sono lo straniero nella mia nazione, sai che c’è
la repressione schiaccia e non fa più per me.
Ding Dong! Piglia male quando suona la campana...
La tensione sale e cresce con la luna.

Rit.:
Giorno dopo giorno questo è il clima di tensione...
Preso male vero...Quando accuso la pressione.
[…]

Clima di tensione ci introduce in un atmosfera cupa e  apocalittica, che regna in tutto il resto dell’album. Il paesaggio urbano viene dipinto come un orizzonte di macerie, popolato da gente schiva e diffidente, le iene, pronte a mostrare la loro faccia peggiore. Gli effetti della repressione costringono il popolo a chiudersi in casa. Questo arretramento sul piano dell’immaginario politico è lo stesso arretramento che il rap vivrà durante il periodo del RIU. La sfiducia non lascia più spazio all’antagonismo. Solo l’anti razzismo altro tema caro ai Sangue Misto sembra l’unica sfida ancora aperta.
Lo Straniero, terza traccia di SXM ci presenta le sensazioni e le inquietudini di questi giovani ribelli in modo poetico e con grande scioltezza.

Neffa:
Io sono il numero 0.
Facce diffidenti quando passa lo straniero in sclero, teso vero.
Vesto scuro, picchio la mia testa contro il muro.
Sono io l’amico di nessuno, stai sicuro.
Resto fuori dalla moda e dallo stadio,
fuori dai partiti e puoi giurarci, io non sono l’italiano medio;
ma un cane senza museruola
la N E la doppia F A Passaparola.
Chico canta che ti passa, ma non mi passa più.
Testa bassa, la repressione
mi butta giù. Schiaccia!
 Quando lo sbirro mi dà i pugni nella faccia,
per me lo Stato è solo stato di minaccia.
Quando vedo il tunisino all’angolo che spaccia,
la nera presi a schiaffi del magnaccia,
io so che è tutto made in Italy perciò,
non chiedermi se canto Forza Italia o no…

 Rit.:
None none…
La mia posizione: è di straniero nella mia nazione…

Il quadro dipinto da Neffa è molto chiaro. Il rifiuto della società e dell’autorità è completo e privo di ogni esitazione. Considerarsi stranieri nella propria nazione è un messaggio molto forte che indica la matrice radicale e anti razzista del rap underground italiano. Lo stesso Deda prosegue su questo tema nelle sue rime.

Deda:
Non parlate alla straniero e lo guardate male;
e ogni singolo secondo la tensione sale.
E’ Sangue Misto e non rispetta più il confine viene,
da dove era stato cacciato fuori come un cane.
E ora non ci sto, non ci credo e non ne voglio più;
solo disprezzo per lo Stato e le divise blu.
Schivo come Neffa a 0 grado di fiducia:
quando la terra brucia!
E’ allarme rosso per le strade, non sei più sicuro,
tu stavi chiuso in casa ed è crollato il muro.
Quindi adesso è tutto pronto per lo scontro,
con chi viene da fuori e non ci sta più dentro.
Quello che mi han dato da quando sono nato l’ho pagato
e ho visto ogni 2 anni una strage di stato.
E’ un rompicapo, ma dubbi sui mandanti non ne ho:
sono lo straniero questo è quel che so…
[…]

Siamo dunque dentro a un nuovo linguaggio e a un nuovo stile con i Sangue Misto, lo stile dei cani sciolti. Le posse non esistono più e la metafora del cane sciolto fotografa bene la nuova condizione in cui i rapper vanno ad agire. 

Neffa:
Neffa sulla traccia chico senti come suona
vengo da una zona dove l’aria non è buona.
Fumo la mia porra non mi pungo con la spada.
Caccio la mia rima per i cani sciolti della strada.
E intanto il numero dei cani sciolti sta salendo
se ancora non li vedi è una questione di tempo:
cani sciolti nelle città alzano il volume con il bum bum cha.
Ci credi o no c.h.i.c.o. non lo so,
so di f.i. doppia s.o. che ci sarò,
però quel giorno quando viene sarà come tanti,
con le iene di dietro e i cani sciolti davanti…
Pam pam, chico, musi di pantere
ci annusano il sedere e non c’è molto da sapere.
Se la vita è mia lascio che sia
cane contro cane quando è il cane della polizia.
Preso per il culo dalla mia tv,
meglio non vedere come Mr. Magoo.
Resta un’opinione personale:
io non sono carne da campagna elettorale.
E parli bene ti conviene chico non ti affronto più:
mi dici che sei nuovo ma sei sempre tu.
E allora levami le mani dagli occhi sant’Iddio,
sono sempre io anche se schivo e sto nel mio.
C’è una cosa che so è che non ce n’è:
stare nel tracciato non funziona più per me.
E una soluzione deve esserci anche qui
cerco la parola chiave insieme a Deda md.

Deda:
Cani sciolti sotto il sole quando fuori piove

Neffa:
quando tutto è fermo c’è qualcuno che si muove
sono il cane sciolto, lo straniero nella mia nazione
e fuori dal recinto resta la mia posizione…
[…]

I Cani sciolti, traccia cinque dell’album, si tirano fuori da ogni contesa e sopravvivono per sé stessi e per il loro branco. E’ quello che accadrà sostanzialmente da qui in poi nel rap italiano.
Questo clima di anti politica (io non sono carne da campagna elettorale) nell’esperienza dei Sangue Misto diventa sempre più palpabile. SXM non sarà un successo commerciale. Non potrà esserlo per sua natura e per il momento storico in cui esce. La disillusione che nasce dall’idea di non poter veicolare il proprio messaggio alle masse, ma solo a pochi eletti, diventa un’ulteriore spinta al ripiegamento e al disimpegno. Disimpegno che si manifesta con l’elogio della cannabis e il riconoscimento che l’unico orizzonte politico d’azione è ridotto a quello del proprio giro di persone. La Porra, Fattanza Blu sono brani che celebrano il rituale per il rituale stesso. La glorificazione della cannabis è la scusa per stringersi con chi condivide ideali ed esperienze di vita, lasciando fuori tutto il resto del mondo.
A tal proposito è emblematico il contenuto dell’ultima traccia in assoluto incisa dai Sangue Misto Nella luce delle sei,  presente sia nella colonna sonora del film  Torino Boys che sul mixtape di DJ Double S Lo capisci L’italiano? datata 1997. Su una base malinconica i Sangue Misto celebrano le loro notti funky che si chiudono alla luce delle sei. Non c’è più militanza politica. Non ci sono slogan. A quel punto della storia il ciclo si è inevitabilmente chiuso. Rimane solo la pratica del rap e il proprio giro di persone.

Neffa:
Non c’è storia come stare con i miei,
 con le tipe più il dee jay
sopra il beat chico hey
e ritrovarsi dopo un’altra storia
nella luce delle sei.
Non c’è storia come stare con i miei,
 con le tipe più il dee jay
sopra il beat chico hey
e ritrovarci dopo un’altra storia
 nella luce delle sei.

Deda:
Odissea nella notte ultimo  stadio
 più le prime luci danno il quadro
 dipinto a mano con vernice al radio.
Entra dentro al tipico scenario,
sipario senza cineprese Scorsese fuori orario…

Neffa:
Nella luce delle sei del mattino
lupi a branchi, occhi stanchi, volti bianchi,
  notte particolarmente funky,
nebbia sale su a banchi,
prima che la porta del giorno si spalanchi.

Deda:
Aggiungi solo un episodio
tocca che mi schiodo in qualche modo
 fino a qui tutto bene come L’Odio.
Perché funziona così
che ogni storia ha i suoi pregi
ma sono a scatola chiusa
perciò ogni chica ha i suoi sfregi.
 A volte un tot tesi
strettamente coi soci
di notte chiusi in mansarda
a far su ganja fino all’alba,
e qualche bazza in società
mi casa è su casa già sa
che è per l’eternità sbra

Neffa:
Ma resterà più di quello che pensi,
  più di questi tempi incerti,
più di questi versi,
 più di attori che vagano persi
e riflessi cloni di se stessi;
portatori sani di emozioni conto terzi.
Ma è cinema! 
La vita a volte ride in faccia
ma è così che va…
Per quel che mi riguarda è un’altra storia
bum cha e ancora una volta sarà musica…
[…]


Ma resterà più di quel che pensi. Neffa è già consapevole che la sua strada sarà una strada di gloria e successo. Quella dei Sangue Misto e del RIU sarà al contrario una storia di fallimenti e dal destino esiziale. 
più di questi tempi incerti,
più di questi versi,
 più di attori che vagano persi
e riflessi cloni di se stessi;

Con questi versi Neffa chiude l’esperienza dei Sangue Misto. Neffa vuole di più lo dice chiaramente e in maniera icastica. Ma  la strada per il successo assumerà presto per lui la forma del calvario. Nel vicolo cieco del RIU i suoi sogni di successo appaiono intorno al 1999 (quando il suo destino non era ancora segnato del tutto) allucinazioni e incubi.