Capitolo 2.2 Demolizione parte 2 Inoki

E veniamo a tal proposito ad analizzare il secondo brano di Demolizione in cui è presente Fibra la qual cosa mi dà modo di parlare anche di  un altro dei grandi poeti degli anni 90: Inoki.
Inoki, il cui vero nome è Fabiano Ballarin, rispetto a Fibra vive una realtà diversa, è un gatto di città che frequenta la Bologna alternativa e underground ed ha aspirazioni probabilmente più alte di quelle di Fabri Fil, anche se la sua vita è la stessa di Fabri: giardinetti, fumo con gli amici, cazzeggio e storie al limite della legalità principalmente a causa delle tag e del writing. Il suo rap ha l’ambizione di dire cose alte e importanti, un’urgenza maggiore di quella di Fibra. Basta seguirlo nel suo rimare in Guerra fra i poveri per rendersene conto.

Inoki:
Guerra di fraintesi esibizionisti, i tristi, i pesi;
quelli che si sono arresi,  quelli che vivono appesi o chiusi nelle case mesi, negli igloo come eschimesi.
Esili guerrieri: i falsi, i veri.
Territori sotto casa che diventano stranieri e ricordo fughe dai carabinieri.
Cimiteri di spray per dare anima alle lettere, cimiteri di parole per dare anima al freestyle;
queste sono cose non guerre spiritose  che poi diventano pericolose.
Combatto sono un mc da asfalto, non sono astratto ma non combatto per cazzate solo per restare intatto, tanto il sogno [anche se l’audio qui è incomprensibile N. d. A.] è stato infranto, non ce l’hanno insegnato ma impararlo da solo non ci vuole tanto, più di quanto pensi: guerra tra mcs non ha senso.
 Guerra tra crew? Meno che tu non ti creda immenso.
Non serve a niente nella gente invidia e gelosia secernono energia negativa e non pura vibra viva.
Vibra positiva propositiva se poi vuoi sfida competitiva arriva nuova aria pacifista, telecronista della realtà
attivista, teppista del microfono dichiaro guerra all’apripista;  dichiaro pace a chi sta a tempo e con le rime  crea un’immagine mai vista.
Questo è per gli mcs: usa la testa.
Usala per sopravvivere nella foresta, non per combattere da solo contro la tempesta.
Il resto resta una guerra per i  poveri.
[…]

Inoki ha uno stile solenne e tradizionale nella linea del mceeing conscious. Inoltre per Inoki è molto importante rivendicare una purezza oltranzistica. Il pacifismo minaccioso si traduce bene in italiano nel dettato dell’attivismo politico di matrice african american. Il messaggio è chiaro e diretto: usa la testa, non fare la guerra a chi ti è amico. E questo resterà l’hip hop di Inoki nel tempo, un esempio alto di densità e consapevolezza, sempre venato di una sottile tensione e dramma, del tutto privo di un guizzo verbale, di una parola nuova. Sebbene le tecniche verbali di Inoki siano massicce ciò che limiterà nel tempo Inoki è che Inoki non scherza ed è un tipo che si prende molto sul serio, mentre alla base del rap di Fibra c’è un atteggiamento ironico e cinico di fondo del tutto assente in Inoki. Se c’è da capire perché Inoki (forse più completo e di spessore come mcee rispetto a Fibra) non ce l’abbia fatta (come avrebbe voluto e dovuto,) un motivo si trova nel fatto che Inoki non accetta il compromesso.